Il mio breve intervento di quest’oggi verterà sull’eredità che la cultura greca ha lasciato ai secoli successivi e all’età contemporanea. La corrente era della comunicazione globale, che si esplicita attraverso l’uso di smartphones e di social networks, ha generato in noi la consapevolezza di far parte di un’unica realtà. Le radici di ciò vanno ricercate non più in là del periodo compreso tra IV e I secolo a.C., noto come “età ellenistica”, momento storico fecondissimo per la cultura greca e decisivo per la formazione del sapere europeo come lo conosciamo oggi.
Può sembrare un paradosso, ma il passaggio dal microcosmo della città-stato al macrocosmo dei regni ellenistici produce senza dubbio effetti paragonabili a quelli della globalizzazione, quali l’idea di cosmopolitismo, il continuo movimento da un capo all’altro del mondo greco di intellettuali, non diversamente da quelli che oggi chiamiamo cervelli in fuga, e la conseguente nascita di nuovi poli culturali, come Pergamo e Alessandria. In poche parole, sincretismo culturale, un esempio su tutti la tragedia Exagoge dell’ebreo alessandrino Ezechiele, di cui ci restano purtroppo solo dei frammenti. E ancora, sincretismo religioso, evidente nella fusione tra religione egizia e politeismo ellenico sotto i Tolomei e nell’originale “buddismo greco” sviluppatosi nel regno di Bactra, compreso tra gli attuali Afghanistan e India.
A fare da collante linguistico e culturale tra etnie e popoli diversissimi tra loro è la koiné, ruolo svolto oggi dall’inglese, e questa universalizzazione di pensiero si riflette nei temi e nella letteratura. Ne è un saggio il teatro di Menandro, la cui acuta capacità di rappresentare la società contemporanea in modo apparentemente disimpegnato sarebbe stata ripresa nel XIX secolo da Oscar Wilde, il più “classico” dandy che l’Inghilterra vittoriana abbia mai avuto. E oggi, che il liceo classico con lo studio del latino e del greco sono bistrattati e non compresi dai più, spetta a noi giovani riscoprire nel passato le radi
Lorenza Pesacane
IIIE, Liceo “Vittorio Emanuele II”,
A.s. 2016/
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