ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ

ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ
Και στα Κελλιά με χρώματα άσπρα και ήλιο μεθούν

domenica 29 ottobre 2017

“Senza memoria non esiste civiltà e il nostro dovere è non dimenticare", ha esordito l'Ambasciatore di Cipro in Italia Tzionis all'inaugurazione della MOSTRA CIPRO-MEMORIA INTERDETTA

"Cipro - Memoria interdetta", più di cento persone all'inaugurazione della mostra

"Cipro - Memoria interdetta", 

più di cento visitatori per l'inaugurazione della mostra


http://www.napolitoday.it/cultura/cipro-memoria-interdetta-inaugurazione.html


Accademici e istituzioni hanno discusso del recupero e rimpatrio delle opere d'arte distrutte dopo l'occupazione del regime turco della parte nord dell'isola di Cipro. "Il nostro dovere è non dimenticare", ha esordito l'Ambasciatore di Cipro in Italia Tzionis









Al di là dei numeri, a confortare è la grande attenzione su un tema delicato. Più di cento persone hanno affollato la Chiesa di San Severo al Pendino, in via Duomo, per l’apertura della Mostra su Cipro dal titolo “Memoria interdetta”. “Cipro – Memoria interdetta”racconta la distruzione del patrimonio culturale dell’isola di Cipro seguita all’occupazione turca del 1974. Un processo di dissoluzione dell’identità cipriota che fu sistematico: chiese convertite in moschee, opere d’arte trafugate, cimiteri distrutti, villaggi rasi al suolo, lo spostamento di nuovi abitanti dall’Anatolia che dovevano “rimpiazzare” i ciprioti. Il convegno di presentazione è stato animato dagli interventi dell’Ambasciatore di Cipro in Italia Tasos Tzionis, dal Direttore del Museo Bizantino di Nicosia Ioannis Eliades, dal Presidente della Società di Studi Ciprioti Charalampos Chotzakoglous, moderato dal Presidente della Comunità Ellenica di Napoli e Campania Paul Kyprianou e preceduto dai saluti istituzionali del Presidente del Consiglio Comunale di Napoli Sandro Fucito. 
“Senza memoria non esiste civiltà”, ha esordito l’Ambasciatore Tzionis. “Nell’autoproclamata Repubblica turca di Cipro del Nord si vuole uccidere la memoria, uccidere la storia con l’uso della violenza. Ma il motto principale dei ciprioti che si schierano contro quel crimine è ‘Non dimentico’. E questo è il dovere delle persone civili contro chi nega la libertà”. “Noi ci auguriamo la riunificazione”, ha spiegato il Presidente della Società di Studi Ciprioti Chotzakoglous, che ha poi sottolineato gli sforzi del suo ente, in collaborazione con le istituzioni cipriote e l’Interpol, per rimpatriare le opere d’arte trafugate e vendute in tutto il mondo. Il direttore del Museo Bizantino di Nicosia, Eliades, ha evidenziato un ulteriore punto di contatto nel legame millenario tra cultura ellenica e Napoli: nel Museo Nazionale partenopeo si trovano alcune opere rimpatriate, il cui ritorno è stato possibile anche grazie alle battaglie dei ciprioti per ottenere “i tasselli di un mosaico che è la nostra memoria, che è stata interdetta dopo l’occupazione turca”. Eliades ha voluto lanciare un messaggio di speranza: “A Cipro il popolo festeggia ogni piccola icona, ogni opera d’arte che torna in patria. Stiamo recuperando la memoria”.
Al termine del convegno l' esibizione dell’ensemble di musica ellenica “Xenitià”, con una commovente interpretazione del brano "Hrisoprasino fillo". La mostra resterà aperta al pubblico fino a martedì 14 novembre.


Potrebbe interessarti: http://www.napolitoday.it/cultura/cipro-memoria-interdetta-inaugurazione.html

venerdì 27 ottobre 2017

CIPRO LA MEMORIA INTERDETTA. TRACCE AMALFITANE di Lucio Esposito - 27 ottobre 20170


http://www.positanonews.it/articolo/3209727/cipro-la-memoria-interdetta-tracce-amalfitane
Appena reduci dal viaggio a Cipro, quali inviati di Positanonews, alla ricerca di tracce degli Amalfitani al tempo delle repubbliche Marinare, offriamo quale supporto e affiancamento a questa mostra gli scatti realizzati in tutta l’isola di Cipro sia parte turca che greca. Il problema è grave, le bellissime strutture medievali sono ridotte allo stato di rudere. Nella città di Famagosta, ove è stato arcivescovo l’amalfitano Cesario D’Alagno dal 1211 al 1222, solo il castello e la sede vescovile medievale, divenuta moschea,è stato preservato, i resto sono ruderi alla mercè di tutti. Lo sfregio è nel riuso commerciale di mura ancora in piedi, un bar con tanto di tavoli nella chiesa gotica di San Francesco. Nel passeggiare tra le strade di Famagosta, ma anche di Nicosia, sale alla gola un urlo senza eco. Questa mostra potrebbe essere uno scuotere la comunità europea, che comunque in alcuni casi sta intervenendo con fondi per la restaurazione.
L'immagine può contenere: spazio all'aperto

L'immagine può contenere: spazio all'apertoL'immagine può contenere: spazio all'aperto
L'immagine può contenere: spazio all'aperto
L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto
L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto
L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto
L'immagine può contenere: spazio all'aperto e natura
L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto
Nessun testo alternativo automatico disponibile.
L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto
L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto
Nessun testo alternativo automatico disponibile.
L'immagine può contenere: spazio all'aperto
L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto
L'immagine può contenere: cielo, albero e spazio all'aperto
L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto
L'immagine può contenere: spazio all'aperto
L'immagine può contenere: spazio all'aperto
L'immagine può contenere: spazio all'aperto
L'immagine può contenere: cielo e spazio all'aperto
L'immagine può contenere: spazio all'aperto
L'immagine può contenere: spazio all'aperto




La Comunità Ellenica di Napoli e Campania è lieta di informare i propri soci ed amici che il 28 ottobre prossimo verrà inaugurata la mostra documentaria col titolo “Cipro: memoria interdetta”, ospitata gentilmente dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli presso il Complesso Monumentale di San Severo al Pendino.
Organizzata dalla Comunità Ellenica di Napoli e Campania in collaborazione con il Comune di Napoli, il Museo Bizantino e Pinacoteca della Fondazione Arciv. Makarios III, la Società degli Studi Ciprioti e con il patrocinio dell’Ambasciata di Cipro a Roma, la mostra illustrerà la distruzione del patrimonio artistico ed architettonico nella parte nord dell’isola, controllata dal 1974 dalle truppe di occupazione turche. Verrà inoltre trattato il tema delle migliaia di opere d’arte trafugate all’estero provenienti da monumenti di varie confessioni cristiane e non, i casi di rimpatrio ed il delicato lavoro di restauro.
L’inaugurazione della mostra sarà preceduta da un convegno sullo stesso tema che verrà riunite, presso la sagrestia dello stesso Complesso Monumentale, varie personalità del mondo accademico e diplomatico italiano e cipriota, tra cui Tasos Tzionis, Ambasciatore di Cipro a Roma, Ioannis Eliades, Direttore del Museo Bizantino e della Pinacoteca della Fondazione Arcivescovo Makarios III, Charalampos Chotzakoglou, Presidente del Consiglio Direttivo della Società degli Studi Ciprioti, il Gen. Brig. Fabrizio Parrulli a capo del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, Luciano Garella, Soprintendente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Comune di Napo

mercoledì 25 ottobre 2017

Dizionari online o su carta?


https://mguerriero.wordpress.com/2017/01/24/dizionari-online-o-su-carta/
di MAURIZIO GUERRIERO

Un sempre maggior numero di utenti preferisce l’utilizzo di dizionari online rispetto alle tradizionali versioni stampate. Il dato è confermato dalla continua diminuzione delle vendite di queste opere nelle librerie. D’altra parte è comprensibile che di fronte a una spesa che spesso supera i 100 euro, molti preferiscano utilizzare le versioni online o elettroniche, che spesso sono gratuite o accessibili a prezzi decisamente inferiori. Tuttavia, accantonando per un istante la questione economica, viene da chiedersi se l’avvento dei dizionari elettronici e online offre un’alternativa effettivamente migliore rispetto alla tradizionale offerta stampata. Vediamo alcuni pro e contro che possono aiutarci a capire meglio.
Consultazione
In un dizionario stampato, la ricerca di un lemma richiede un certo sforzo mentale e fisico. Bisogna sfogliare le pagine per trovare la sezione corretta nell’ordine alfabetico, quindi si devono scorrere le voci fino a trovare quella desiderata. Questo lavoro di lettura delle voci può rivelarsi lungo e noioso ma spesso aiuta a trovare anche altri termini nel contesto, facilitando l’apprendimento di nuove parole, e aiuta a tenere la mente in esercizio, un po’ come fare i calcoli a mente e non con la calcolatrice.
La ricerca in un dizionario elettronico è molto più rapida, spesso è sufficiente digitare alcuni caratteri per accedere direttamente al lemma desiderato. È inoltre possibile eseguire ricerche di frasi o idiomi a tutto testo e trovare tutti i lemmi corrispondenti, opzione molto utile per chi viaggia all’estero e vuole trovare modi di dire locali frugando nella fraseologia.
Praticità
Un dizionario cartaceo non richiede elettricità o una connessione a Internet e non si blocca a causa di qualche problema software o hardware. Inoltre, si rivela utile in molte circostanze, ad esempio, laddove regolamenti specifici vietano l’uso di dispositivi elettronici, i luoghi privi di copertura, il divieto di utilizzare dispositivi in aereo, durante lo svolgimento di esami, ecc.
Per contro, il dizionario elettronico ormai può essere portato con sé ovunque, su un PC o su uno smartphone, senza il peso e l’ingombro di un volume di migliaia di pagine. Non solo, la quantità di informazioni che può offrire un dizionario online è decisamente maggiore rispetto a quella di un dizionario stampato.
Costo
Il problema del costo ha certamente contribuito alla radicale diminuzione delle vendite delle tradizionali opere su carta. Un buon dizionario può ancor oggi costare più di 100 euro, anche se sono spesso disponibili versioni ridotte a prezzi più vantaggiosi (a scapito della ricchezza di contenuti).
Nel modo elettronico, ci troviamo invece di fronte a un’offerta estremamente ampia di dizionari gratuiti o a prezzi decisamente contenuti. Basta una connessione ed è possibile scaricare rapidamente un dizionario in pochi istanti e consultare ciò che serve, per non parlare dei dizionari multilingue online.
Aggiornamento
Le tradizionali versioni su carta venivano aggiornate con nuove edizioni pubblicate a distanza di anni, spesso in prossimità dell’esaurimento delle scorte di magazzino.
Un dizionario online può essere aggiornato, sia a livello di software sia a livello di contenuti, in qualsiasi momento. La popolarità dei social ha poi consentito di aumentare l’interazione con gli utenti, che possono così contribuire allo sviluppo dei contenuti con commenti e segnalazioni o con la creazione di dizionari specializzati o personalizzati, non sempre tuttavia con risultati soddisfacenti.
Qualità
I migliori dizionari stampati venivano e vengono creati da team di esperti linguisti attraverso un lungo e accurato lavoro di redazione. Importanti autori (ed editori) hanno contribuito a realizzare opere riconosciute in tutto il mondo per la loro qualità. Ciò è confermato dal fatto che i dizionari sono spesso noti con il nome dell’autore (qualche esempio: “lo Zingarelli”, “il Gabrielli” o “il Devoto Oli”) che ne denota immediatamente il contenuto (dizionario di italiano piuttosto che di inglese) e di conseguenza l’attendibilità dei contenuti.
Nel caso dei dizionari elettronici e online, spesso è meno chiaro chi sia l’autore, chi ha scelto e redatto i lemmi e quali fonti ha usato. Gran parte delle offerte gratuite viene realizzate con l’unico scopo di conquistare il maggior numero possibile di utenti a cui propinare banner pubblicitari. Anche l’effetto social, citato prima, e lo sviluppo di comunità online contribuisce ad accrescere la confusione: se da una parte l’interazione può stimolare e accelerare lo sviluppo di contenuti, dall’altra spesso non viene sottoposta ad adeguate procedure di controllo qualitativo.
Fortunatamente, il patrimonio accumulato su carta non viene sprecato e le stesse versioni dei dizionari che troviamo su carta ora vengono progressivamente trasformate in strumenti di consultazione disponibili tramite il Web oppure sotto forma di applicazioni per le varie piattaforme di sistemi operativi. Queste proposte spesso hanno un costo, che però è generalmente inferiore al corrispondente cartaceo e viene certamente compensato dalla qualità del prodotto.
Un esempio di offerta online è quello proposto dal sito Web della società eLexico, dove è possibile trovare i più importanti dizionari pubblicati in Italia. Un abbonamento consente di accedere in qualsiasi momento al dizionario desiderato, con la possibilità di scaricare anche una versione di consultazione offline.
Un’altra iniziativa interessante è quella di Edigeo, che ha avviato la pubblicazione di molti dei più noti dizionari ed enciclopedie italiani in forma di app da utilizzare sui dispositivi mobili iOS e Android e sui PC e smartphone che utilizzano Windows 10. Le app sono disponibili sui principali store online e offrono una soluzione interessante soprattutto per chi fa un uso intensivo e professionale di questi strumenti di consultazione (traduttori, studenti, viaggiatori, ecc.).