A Pithekoussai si festeggia il 20 Maggio
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Carrellata di immagini di una giornata diversa nel museo di
Villa Arbusto a Lacco Ameno (Isola d'Ischia)
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Il manifesto che annuncia l'iniziativa della Società Filellenica Italiana |
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L'archeologo Michela Angrisani presenta la Società Filellenica Italiana e illustra il significato della Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Ellenica |
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Problemi tecnici di proiezione... |
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Il giovane filelleno Armando Esposito legge Seferis
"Appartengo ad un piccolo paese. Un promontorio roccioso nel Mediterraneo, niente lo contraddistingue se non gli sforzi della sua gente, il mare e la luce del sole. E' un piccolo paese, ma la sua tradizione è immensa ed è stata tramandata nel corso dei secoli senza interruzione. La lingua greca non ha mai cessato di essere parlata. E' passata attraverso tutti quei cambiamenti attraverso cui passano le cose viventi, ma non c'è mai stata una frattura. Questa tradizione è caratterizzata dall'amore per l'umano; la giustizia è la sua norma..."
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L'archeologo Francesco Castagna, socio della Filellenica, inizia la visita guidata ai reperti pithekoussani ... |
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I visitatori ammirano la "Coppa di Nestore": uno dei più antichi esempi al mondo di terracotta con epigrafe alfabetica, databile nell'ultimo quarto dell'VIII secolo a.C. |
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Prosegue la visita guidata |
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Si conclude la celebrazione del 20 maggio nel Museo Archeologico di Pithekoussai |
Πυθαικούσαι, l'isola delle scimmie, è stato il primo posto, Emporium, per esigenze di commercio, sul quale greci provenienti dall'Eubea, Cuma soprattutto, hanno messo piede e organizzato un qualche accampamento abitativo provvisorio. Hanno anche provveduto a costruire fornaci per la metallurgia necessaria per esigenze domestiche, ceramica e laboratori di falegnameria per mobilio domestico e necessità marittime.
RispondiEliminaSi tratta però del secondo flusso migratorio, del periodo antico, intorno alla fine del nono secolo a.C. inizi dell'ottavo. Il flusso precedente è costituito dalla presenza di Enotri nel mar Tirreno, lungo la costa che va dall'Etruria fino alla Calabria, in epoca minoico - micenea.
La colonia vera e propria, degna di questo nome "colonia" verrà fondata in seguito, diversi anni dopo e con l'accordo degli indigeni italioti, nel golfo di Miseno, dove con gli abitanti locali si forma Cuma )in ricordo alla madrepatria Eubea) e alcuni secoli dopo formano insieme a tanti popoli limitrofi, la grande città nuovs, Neapolis.