ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ

ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ
Και στα Κελλιά με χρώματα άσπρα και ήλιο μεθούν

lunedì 11 luglio 2016

Late Night al Piccolo Bellini (13 e 14 luglio)









LATE NIGHT
DRAMMATURGIA BLITZTHEATREGROUP / ANGELOS SKASSILAS
CON MARIA FILINI, ANGELIKI PAPOULIA, CHRISTOS PASSALIS, GINA STAVROULAKI, FIDEL TABALOUKAS, YORGOS VALAIS
ASSISTENTE ALLA REGIA VASIA ATTARIAN LUCI TASOS PALAIOROUTAS COREOGRAFIA YANNIS NIKOLAIDIS SCENOGRAFIA EFI BIRBA
COSTUMI VASSILIA ROZANA
DISTRIBUZIONE JUDITH MARTIN / LIGNE DIRECTE - WWW.LIGNEDIRECTE.NET
PRODUZIONE BLITZTHEATREGROUP

DURATA 1H 30MIN
LINGUA GRECO CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO
PAESE GRECIA

DATE
13 LUGLIO – ORE 23.00 14 LUGLIO – ORE 19.00
LUOGO
PICCOLO BELLINI 


Come rappresentare un mondo che cambia continuamente gettando gli individui nello sconforto? È per rispondere a domande come questa che nel 2004 Yorgos Valaïs, Angeliki Papoulia e Christos Passalis hanno fondato il blitztheatregroup. Fin dal principio Blitz si è impegnato a vivere il teatro come uno spazio di incontro e scambio e non come un luogo di sterili virtuosismi e verità prefabbricate. Oggi considerato come uno dei collettivi più sperimentali della scena ateniese, blitztheatregroup porta a Napoli Late Night. Lo spettacolo evoca la profonda crisi della società europea, che stritola gli individui in una quotidianità sulla quale non hanno più nessun tipo di ascendente.
Nel cuore della notte, in una sala da ballo d’altri tempi, tre donne e tre uomini danzano rivelandoci frammenti di una storia che non sarà mai raccontata. Cercano di ricordare il loro passato, i viaggi attraverso l’Europa, il loro amore perduto, le premesse di una guerra che è scoppiata all’improvviso. Confinati in questa sala da ballo abbandonata, sembrano avere un’unica ossessione: ballare, ricordare, raccontarci la loro storia... come per dimostrare che sono ancora vivi...
Come nasce questo spettacolo? In che modo siete stati ispirati dalla situazione della Grecia?
Un giorno a New York, Angeliki Papoulia* stava aspettando la metro quando ha notato sul treno la scritta “Late Night”. Abbiamo deciso che sarebbe stato il titolo giusto per il nostro successivo spettacolo perché “late night” (tarda notte) rappresenta un momento “anti-produttivo”, quando le persone hanno terminato le loro occupazioni quotidiane e sono più ricettive, più aperte all’imprevisto. Un momento della giornata in cui cercano di ricordare o di dimenticare. Pensiamo anche che il titolo si adatti all’attuale situazione della Grecia e dell’Europa. Il nostro lavoro è sempre influenzato dall’ambiente che ci circonda, ma non in maniera rigorosa come potrebbe essere per dei giornalisti. Noi cerchiamo di tradurre la realtà che viviamo in sentimenti. Late Night è quindi il risultato naturale di ciò che sta accadendo oggi in Europa.
L’Europa è in macerie e tre coppie danzano: l’arte può essere un antidoto alla crisi?
Siamo molto divisi rispetto alla riflessione sull’arte. Il nostro lato cinico ci ricorda che l’arte non ha mai cambiato il mondo. In una certa misura l’arte può apparire come un lusso di cui nessuno si preoccupa. Il nostro lato romantico, che  finisce sempre per prevalere, ci dice invece che bisogna perseverare sempre, anche quando si tratta di una causa persa. Fino ad ora Late Night è il nostro spettacolo più sentimentale. Potremmo addirittura descriverlo come un melodramma, realizzato durante il periodo più critico e violento che la Grecia moderna abbia mai vissuto. Mentre scrivevamo il testo, eravamo convinti – e lo siamo tuttora – che in questi momenti l’arte può avere una funzione consolatoria: ci ricorda cos’è veramente la vita e ci fa riflettere su questioni esistenziali. È l’arte che ci fa andare avanti. E soprattutto ci ricorda la bellezza e l’importanza di questa avventura che è la vita e l’amore.
Questo spettacolo gira in tournée in diversi paesi europei. Che tipo di rapporto avete con il pubblico?
Ogni sera il nostro obiettivo è riuscire a creare un forte legame tra attori e pubblico. Desideriamo condividere un’esperienza, avere dei complici e non dei semplici spettatori. Il teatro non è un  ne ma un mezzo per raggiungere altre cose.
C’è un’aria nuova nel teatro e nel cinema greco?
L’aspetto fondamentale, in questi ultimi anni, è che i trentenni, uomini o donne che siano, hanno preso in mano una telecamera o hanno fondato un collettivo teatrale per raccontare le proprie storie. E questo non era mai successo prima in Grecia. Queste nuove storie parlano di temi che le generazioni precedenti avevano completamente trascurato o non avevano messo in discussione. La famiglia, l’identità, l’amore, la guerra, la violenza: nulla è tabù per la nuova generazione. Noi non cerchiamo la semplice performance attorale o la messinscena spettacolare, ma cerchiamo di raccontare delle storie utilizzando nuove forme concentrandoci maggiormente sulla vitalità del lavoro piuttosto che sulla sua estetica. Infine pensiamo che la nuova generazione sia la più malinconica della storia della Grecia moderna.

Intervista realizzata da Nino Marino, per il Teatro Stabile dell’Umbria (settembre 2013) * Angeliki Papoulia, cofondatrice del Blitztheatregroup


Blitztheatregroup is an experimental theatre group based in Athens (Greece). One of their latest works, Late Night, evokes the profound crisis of contemporary Europe, slowly strangling the individual in a daily routine from which there is no respite. In the heart of night, in a ballroom from some other age, three men and three women dance and tell fragments of a story that will never be told. They try to reconstruct their past, their journeys through Europe, and their lost loves, the premises of a war that broke out unexpectedly. Con ned within that abandoned ballroom, they seem to have one obsession only, to dance, to reminisce, and to tell their personal stories... almost as demonstrating that they are still alive... The show premiered on October 2012 in Athens – Onassis Cultural Centre.


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