ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ

ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ
Και στα Κελλιά με χρώματα άσπρα και ήλιο μεθούν

sabato 7 agosto 2021

E nessun uomo, giovane o vecchio, lo distruggerà sradicandolo con forza: poiché sotto il suo sgardo lo tiene d’occhio Zeus protettore e Atena dagli occhi glauchi.

Χορός

695ἔστιν δ᾽ οἷον ἐγὼ γᾶς Ἀσίας οὐκ ἐπακούω 
οὐδ᾽ ἐν τᾷ μεγάλᾳ Δωρίδι νάσῳ Πέλοπος πώποτε βλαστὸν 
φύτευμ᾽ ἀχείρωτον αὐτόποιον
ἐγχέων φόβημα δαΐων
700 τᾷδε θάλλει μέγιστα χώρᾳ
γλαυκᾶς παιδοτρόφου φύλλον ἐλαίας
τὸ μέν τις οὐ νεαρὸς οὐδὲ γήρᾳ 
συνναίων ἁλιώσει χερὶ πέρσας:   γὰρ αἰὲν ὁρῶν κύκλος 
705λεύσσει νιν μορίου Διὸς 
χἀ γλαυκῶπις Ἀθάνα.



Ma c'è una cosa qui

di cui non ho sentito altrove

notizia, in terra di Asia o nella dorica

isola di Pelope:

è una pianta che cresce libera, 

una gemma spontanea e fa paura,

e i miei nemici la vogliono bruciare.

Rigoglioso germoglia

in questa terra verdeazzurro

un olivo che nutre i nostri figli.

Non lo distruggerete,

giovani o vecchi se cercate

di strapparlo con le mani perché

sempre lo osserva lo sguardo di Zeus

degli olivi, lo osservano

gli occhi azzurri di Atena.

 (Sofocle, Edipo a Colono, vv.694-706, traduzione di A. Rodighiero)

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