Gli studenti di Frattamaggiore
premiati a Sanremo
sulla riscrittura
della tragedia greca
di Rosalba Avitabile
FRATTAMAGGIORE - Dopo il successo dello scorso anno con la riscrittura in napoletano della commedia plautina Miles Gloriosus, il laboratorio teatrale quest’anno è stato incentrato sullo studio e sulla riscrittura della tragedia greca Antigone presentato con lo spettacolo “Le Antigoni”. I 25 attori, 10 ragazzi e 15 ragazze, di cui 7 studenti del liceo Scienze Umane e 18 del Liceo classico Durante, rispettivamente delle classi II- III-IV anno, coordinati dalla docente, referente del progetto, regista e sceneggiatore: la professoressa Mina Flagiello, hanno vinto il premio internazionale, a Sanremo sezione Eurotheatre, con la compagnia “Mercanti di Stelle”.
Gli studenti hanno lavorato ben oltre le 30 ore previste dall’attività extracurricolare del laboratorio teatrale, creando una sinergia umana e relazionale di rara complicità, favorendo il teatro non un sistema competitivo ma collaborativo, soprattutto per l’allestimento di uno spettacolo che in una felice osmosi unisce danza, musica, recitazione, reportage, video, cortometraggio... Non resteranno delusi coloro che anche quest’anno parteciperanno allo spettacolo previsto il 7 maggio ore 19 presso il Teatro Lendi il cui ricavato sarà devoluto alla LILT.
La partecipazione alla Giornata Mondiale della Lingua Greca il 9 febbraio presso la Sala dei Baroni al Maschio Angioino e il Festival Teatro “Memorial Vincenzo D’Onofrio” il 26 marzo a Pomigliano sono state le prime apprezzate rappresentazioni dello spettacolo. La magia del Teatro Ariston di Sanremo è stata la successiva tappa di una crescita esponenziale dei “Mercanti di Stelle”, finalisti alla XX edizione del Festival Internazionale della Creatività nella Scuola e vincitori per la sezione EuroTheatre che ha coinvolto scuole di ogni ordine e di ogni nazionalità. «E da questi ragazzi così motivati e determinati non è utopistico attenderci ancora un altro obiettivo da festeggiare insieme», sottolinea la professoressa Flagiello.
Lo scopo della ri-lettura e ri-scrittura dell’Antigone di Sofocle è di cogliere l’eterno contemporaneo della civiltà classica. L’opera rinnova l’esperienza degli antichi, presso i quali assistere ad uno spettacolo a teatro significava partecipare alla politica della città, dare un contributo alla crescita spirituale e culturale di tutti, promuovere i valori della democrazia, valorizzare l’humanitas come base della societas.
«La nostra proposta è caratterizzata da una ricollocazione temporale nella Berlino della Seconda Guerra Mondiale. La dimensione è tuttavia atemporale e sovratemporale, poiché abbraccia e rimescola i tanti vissuti che si ripetono nella Storia, le tante voci delle donne-Antigoni. E’ una tragedia potente: del contrasto amore-morte; del conflitto padre-figlio; del contrasto tra i diversi credi dei due fratelli; del contrasto tra logica del buonsenso e della “illogicità” dell’eroe che non segue il “buonsenso” comune. E’ un dramma che racchiude numerose forme di Amore: Amore della cultura e del sapere; Amore per gli affetti familiari; Amore dei due giovani promessi sposi; Amore della patria; Amore degli ideali di humanitas; Amore del potere. A queste forme di Amore si intrecciano gli interrogativi che inchiodano l’Uomo di ogni Tempo: può esistere una Legge dell’Uomo superiore alle leggi dei singoli Stati, in nome della quale un nemico morto è sempre un uomo degno di pari dignità? L’uomo è libero quando deve dire “sì” o quando può anche dire “no”? Possono esistere delle guerre giuste o la giustizia è solo l’utile del più forte?... Numerose sono state le fonti consultate (bibliografiche, sito grafiche, video, musicali) che spaziano dalla letteratura greca e latina, alla storia del costume, alla critica letteraria, alla letteratura italiana, alla storia, alla filosofia, al cinema, ai reportage di guerra. Gli studenti hanno scelto di utilizzare molteplici supporti per rendere l’opera originale e rendere l’esperienza più emotivamente coinvolgente, realizzando anche tutte le scenografie e i video. L'idea di teatro didattico non si riferisce solamente al momento finale della rappresentazione, ma anche e soprattutto ai processi che conducono alle forme di rappresentazione della realtà attraverso diversi linguaggi (poetico, narrativo, musicale, pittorico, corporeo ecc.), e attraverso la storia, il presente, il passato, il futuro, il sogno, la fantasia, l'immaginazione. Fare Teatro a scuola significa realizzare una concreta metodologia che potenzia e sviluppa la inter-azione delle competenze e delle abilità connesse sia con la comunicazione globale sia con il pensiero. La comunicazione scenica, come interattività tra la rappresentazione e gli spettatori, diventa sempre esperienza sociale. Inoltre l'uso di linguaggi diversi nella rappresentazione teatrale attiva il pensiero metaforico che suggerisce nuove possibilità di decodificare la realtà nei suoi aspetti più profondi. Il teatro, come immagine multiforme della realtà, educa al relativismo delle verità stabilite, contro ogni dogma, e contro la mercificazione dei sentimenti e del preoccupante analfabetismo emotivo di ogni Tempo».
Perché avete scelto il nome “Mercanti di Stelle”?
«Perché ogni atto comunicativo è una vendita. E nel teatro l’atto comunicativo acquista una caratteristica in più: diventa performativo; la parola diventa tridimensionale, diventa viva. Abbiamo scelto di chiamarci “Mercanti di Stelle”perchè noi “vendiamo” stelle; e le stelle sono le luci perenni che illuminano il buio della disumanità, del cinismo, dell’analfabetismo emotivo; luci che non si possono comprare ma solo vivere da chi sceglie di nutrire la propria anima».
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