ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ

ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ
Και στα Κελλιά με χρώματα άσπρα και ήλιο μεθούν

martedì 4 luglio 2017

Giacomo Leopardi: L’amor nazionale dei greci



dallo ZIBALDONE [1592-1593]


E non è meraviglioso lo stato presente dei greci? Non si distinguono più le razze gote, longobarde ec. dalle italiane, né le fran- che dalle celtiche o romane, nè le moresche dalle spagnuole. Le lingue sono pur confuse in questi paesi ec. Non si discernono mai gli Arabi da' Persiani nella Persia, la religione Araba v'è stabilita universalmente, la lingua Persiana tutta mista d'arabesco. Le razze e le costumanze tartare si vengono di mano in mano confondendo nella China colle razze e costumi cinesi. Ma i greci non sono divenuti mai turchi, né i turchi greci. Due religioni, due lingue, due maniere di costumi e usanze, d'inclinazioni e di carattere ec. due nazioni insomma totalmente difformi convivono in un paese dove l'una è tuttavia forestiera benché signora, l'altra ancora indigena benché schiava. E se i costumi greci, e quindi la lingua sono cambiati da quelli di prima, questo cambia- mento deriva piuttosto dal tempo, e da altre circostanze inevitabilmente alteranti, che dal commercio giornaliero con una nazione straniera. La presente modificazione de' costumi e dell'indole greca, è quasi affatto indipendente da' costumi e dall'in- dole turca: e il tempo le ha piuttosto levato che aggiunto nulla. L'odierna rivoluzione della Grecia, alla quale prendono parte i greci di quasi tutti i paesi più segregati; la quale ha riunito una nazione schiava in maniera da renderla formidabile ec.ec. dimo- stra qual sia lo spirito nazionale dei greci, la ricordanza e la tenacità delle cose loro, l'unione singolarissima fra gl'individui di un popolo schiavo, l'odio che portano a quello straniero con cui e sotto cui vivono da sì gran tempo, l'odio nazionale insomma inseparabile dall'amor nazionale, e fonte di vita ec. 

30 agosto 1821

http://www.puntogrecia.gr/images/Foro_Ellenico/FILELLHNES_-2005.pdf 

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