Joachim Gauck è il primo leader tedesco che ammette la necessità di risarcire i danni del Terzo Reich. Ma precisa: «Non pagamenti, ma compensazioni e gesti morali»
Il presidente tedesco, Joachim Gauck, apre alla possibilità di riparazioni alla Grecia per l’occupazione nazista, in un’intervista concessa al quotidiano Sueddeutsche Zeitung. «Noi siamo i discendenti di coloro che durante la seconda guerra mondiale hanno lasciato dietro di loro una scia di distruzione, fra l’altro in Grecia», ha detto il capo di Stato tedesco. Danni che secondo Atene ammonterebbero a 279 miliardi di euro.
Le riparazioni
«E’ giusto che un Paese così cosciente della storia come il nostro, valuti quali possibilità di riparazione ci potranno essere», ha aggiunto Gauck. Il presidente tedesco interviene così nel dibattito con la sua autorità morale, dopo che il governo di Berlino aveva dichiarato la questione «giuridicamente e politicamente chiusa. Nell’intervista Gauck spiega che la sua posizione non è diversa da quella del governo federale: «Io rifiuto l’idea di pagamenti di danni di guerra. Però seguo con interesse la discussione su diverse proposte avanzate per rispondere al bisogno di una compensazione e di gesti morali e di risarcimento, un bisogno sentito da molti greci... mi auguro anche che il governo greco faccia una politica di impegni più concreti».
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