GRECIA 1970
Atene, Grecia, segreto, vertice
di favola incastonata dentro il topazio che l'inanella.
Sul proprio azzurro insorta
in minimi
limiti, per essere misura, libertà
della misura, libertà di legge che
a sé liberi legge.
Sino dal mare,
dal cielo al mare,
liberi l¹umano vertice,
le legge di libertà, dal mare al cielo.
Non saresti più, Atene, Grecia,
che tana di dissennati? Che
terra della dismisura, Atene,
mia, Atene occhi aperti,
che a chi aspirava all'umana
dignità, apriva gli occhi
Ora, mostruosa accecheresti?
Chi ti ha ridotta a tale,
quali mostri?
Giuseppe Ungaretti, Roma, il 12 dicembre 1969
IGNOMINIA D'EUROPA
Prossima al caos, perché non all'altezza dei mercati,
lontana sei dalla terra che a te prestò la culla.
Quello che, con l'anima hai cercato e consideravi tuo retaggio,
ora viene tolto di mezzo, alla stregua di un rottame.
Messo nudo alla gogna come debitore, soffre un Paese
al quale dover riconoscenza era per te luogo comune.
Paese condannato alla miseria, la cui ricchezza,
ben curata, orna i musei: preda che tu sorvegli.
Coloro che, in divisa, con la violenza delle armi funestarono il Paese
ebbro d'isole, tenevano Hölderlin nello zaino.
Paese a stento tollerato, di cui un tempo tollerasti
i colonnelli in veste di alleati.
Paese privo di diritti, al quale un potere che i diritti impone,
stringe sempre più la cintola.
Sfidandoti, veste di nero Antigone e dovunque lutto
ammanta il popolo di cui tu fosti ospite.
Eppure fuori dai confini il codazzo dei seguaci di Creso
ha ammassato tutto ciò che d'oro luccica nelle tue casseforti.
Trangugia infine, butta giù! gridano i claqueur dei Commissari,
ma Socrate ti restituisce irato il calice colmo fino all'orlo.
Malediranno in coro gli Dei ciò che possiedi,
quando il tuo volere esige di spossessare il loro Olimpo.
Priva di spirito deperirai senza il Paese
il cui spirito, Europa, ti ha inventata.
Günter Grass, 2012 - Traduzione di Claudio Groff - la Repubblica
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