ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ

ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ
Και στα Κελλιά με χρώματα άσπρα και ήλιο μεθούν

lunedì 19 maggio 2014

Oggi è il momento in cui bisogna saper gettare via vecchi fardelli divenuti ingombranti, tenersi pronti al nuovo che sopraggiunge

Bisogna reagire a quel che succede in Europa, a quel che vediamo in molti paesi, una depressione economica, culturale, dell'anima.
Questa grave crisi finanziaria mette  in dubbio l'architettura comunitaria, dove a un'unione monetaria non corrisponde l'unione politica né un meccanismo chiaro di mutuo sostegno tra i paesi che ne fanno parte.
Mi domando: ma è questa  l'Europa che vogliamo costruire?
La Grecia è una cavia. Stanno sperimentando in Grecia un nuovo sistema di ristrutturazioni, smantellamento e privatizzazioni: scuola, università, trasporti, salute, tasse, previdenza sociale. 
Un paese sotto il ricatto del debito e dei signori-usurai della Troika, dove si celebra l'avanzo primario in crescita e il boom del primo bond dopo crisi ma si occultano gli svenimenti per fame dei bambini sui banchi di scuola e le svendite dei piccoli patrimoni immobiliari.
Nei fatti dipendenza dagli aiuti internazionali, subordinati allo smantellamento sistematico dell'economia locale, oltre che dei diritti, tra cui quello di esistere come popolo sovrano.
Si dirà: ma senza aiuti la Grecia fallisce. Bè, intanto dovremmo intenderci una volta per tutte su cosa significhi la parola “risanamento”. 
In secondo luogo bisognerebbe chiedersi se il risanamento, nel caso di un paese, si misura con la malnutrizione dei bambini, con la disoccupazione alle stelle, con l'impennata dei suicidi, col numero delle aziende che chiudono, con la perdita di sovranità, con gli anziani che si lasciano andare.
Perché votare la lista Tsipras?
La crisi finanziaria ha generato ingiustizie che gridano vendetta al cielo.
Attualmente  vediamo in Italia un unico assembramento che assomiglia alla vecchia DC, retto da Renzi, segretario di una sinistra che non c'è, e da Berlusconi. 
Poi vi troviamo Grillo che urla volgarità senza un pensiero politico. E altri populismi caciaroni e confusionari euroscettici.
Lo so che parlare di Europa oggi non è facile.
Noi dobbiamo votare responsabilmente per rafforzare la vera sinistra.
Bisogna prendere l'iniziativa per creare un asse necessario di solidarietà tra i paesi mediterranei stremati dalla crisi per uscire al più presto dalla spirale tecnocratica imposta dalla Germania e liberarsi dalle elite neoliberiste che hanno salvato le banche ma gettato sul lastrico la dignità dei cittadini.
Tsipras è il portabandiera della vera sinistra, una sinistra propositiva capace di dare un nuovo dinamismo alla politica europea per ritrovare un'autentica ragion d'Europa.
Il programma è semplice: abrogazione immediata dei piani di austerità della Troika, lancio di un nuovo accordo per rilanciare la crescita, la cancellazione di tutti i debiti insostenibili. E consolidamento di una solidarietà  tra gli europei per rilanciare il progetto eurodemocratico sopra una base larga di consenso.
Bisogna votare bene questa volta. E voltare pagina. 
È in gioco il presente e il futuro nostro e dei nostri figli.
Dobbiamo puntare a raddoppiare il peso della sinistra alternativa nel parlamento europeo da 35 posti su 766 arrivare almeno a 70. 
Bisogna sconfiggere coloro che si ostinano a voler imporre il paradigma dell'austerità. Soffrono di miopia! E sono irresponsabili e pericolosi.
La sinistra alternativa deve essere la vera sorpresa di queste elezioni.
Bisogna avere più sinistra in Europa. Bisogna con coraggio puntare ad un'Europa dei popoli, quindi ad un'Europa più nostra.
La pazienza è esaurita. Votiamo e buttiamo fuori dal parlamento europeo questi plenipotenziari delle banche e della Troika. 
Dobbiamo mandare in Europa gente seria e competente. Basta con gli europarlamentari assenteisti e inutili.
Basta con un'Europa grigia, bianca e nera. 
Ci vuole chiaramente un’Europa più democratica, generosa e solidale, che si occupi delle diseguaglianze, più attenta alle risorse umane, che punti su lavoro, innovazione e crescita sostenibile, in grado di recuperare il proprio ruolo nello scenario internazionale. 
Votiamo per un'Europa che dia speranza e prospettive ai giovani, per un euro parlamento capace di contrapporsi alla dittatura economica e alla tirannia dei mercati.
Il valore dell'Europa politica si misurerà dalla capacità di offrire un futuro ai giovani, valorizzando le loro competenze.
Votiamo per un'Europa meno triste e sofferente. Per un'Europa più colorata di ottimismo, più luminosa e solare.
Dobbiamo crederci. E ce la faremo. 
Votiamo con attenzione. Dobbiamo veramente votare per un'altra Europa. Quella che sogniamo e quella che vogliamo dare ai nostri figli. Votiamo quindi con convinzione la lista Tsipras per un'Europa veramente nostra, libera e unita, impregnata di un forte senso di solidarietà sociale.

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