ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ

ΤΑ ΚΕΛΛΙΑ ΤΗΣ ΤΗΝΟΥ
Και στα Κελλιά με χρώματα άσπρα και ήλιο μεθούν

martedì 31 agosto 2010

Είμαι κι εγώ δημότης της Μοντρέστας. Sono anch'io cittadino di Montresta







Η εκδήλωση ΝΟΣΤΟΣ 2010 στη Μοντρέστα έληξε με ευοίωνες προοπτικές. Του χρόνου θα ανταμώσουμε πάλι στην Κορσική για το ΝΟΣΤΟ 2011. Αλλά πρωτύτερα θα λάβουμε μέρος στη γιορτή της Μάνης στις 17 Μαρτίου 2011. Η Μοντρέστα ετοιμάζεται πυρετωδώς για τη μεγάλη παλιννόστηση. Ζήσαμε συγκινητικές στιγμές στο ελληνικό χωριό Μοντρέστα της Σαρδηνίας, μαζί με τους Μανιάτες της Μάνης και τους Μανιάτες της Κορσικής και της Σαρδηνίας. Στην παρέλαση με τις παραδοσιακές ενδυμασίες, στην οποία συνέρρευσαν στη Μοντρέστα δυό χιλιάδες άτομα, ρίξανε 260 τουφεκιές στον αέρα για να γιορτάσουν τα 260 χρόνια από την ίδρυση του χωριού. Ακολούθησε χορός και πανηγύρι με λιχουδιές και καλό κρασί. Και του χρόνου με το καλό!
NOSTOS 2010 si è concluso con i migliori auspici. Si è dato appuntamento per il 17 marzo a Mani per festeggiare la grande festa di Mani, insieme con Cargèse e con Montresta. E l'anno prossimo NOSTOS 2011 si trasferisce in Corsica. Un grande merito spetta al sindaco di Montresta Antonio Zedda e agli amici della PROLOCO di Montresta con Gianmario Marica in testa per il successo senza precedenti della manifestazione. Ormai sono cittadino di Montresta. E sono fiero di fare parte di questa indomita comunità greca della Sardegna. Si sono ugualmente distinte le delegazioni di Itilo e di Cargèse per la loro festosa e consapevole partecipazione a questo evento che ha segnato l'estate sarda 2010. Complimenti a tutti e soprattutto ai cittadini di Montresta, miei concittadini! Alla prossima!

domenica 8 agosto 2010

Riflessioni sulla storia di Montresta, in occasione del NOSTOS 2010.



Un libro di Pietro Citati su Ulisse e l'Odissea ha per titolo La mente colorata. Questo titolo mi fa pensare agli uomini di Mani in Grecia, di Cargèse in Corsica e di Montresta in Sardegna. Questi greci della diaspora, al pari di Ulisse (il patrono per eccellenza dei migranti), erano uomini che avevano scelto la libertà del viaggio come scelta di vita; essi non erano certo naufraghi, né vagabondi senza meta, ma piuttosto uomini che cercavano consapevolmente se stessi, attraversando confini e lungamente errando, sempre alla ricerca di nuovi orizzonti di vita per realizzare i propri sogni. L'ombra di Ulisse si allunga pertanto sulla storia epica di Montresta, il paese dei greci di Sardegna. Anche i greci di Montresta, come i loro fratelli di Cargèse e i loro antenati di Mani, hanno conosciuto il mare smisurato e il mistero affascinante della terra sconfinata. Ulisse è l'archetipo del migrante aperto al futuro, del pioniere spinto dal desiderio indomabile di provare e di sapere. Ulisse è il simbolo della civiltà fondata sul mare; egli ha indicato ai posteri un modello di vita protesa a superare ogni limite ontologico. Ulisse si reincarna negli uomini di ogni diaspora; essi, pur vagando per mari ignoti e di terra in terra, alla ricerca della Nova Terra, restano ostinatamente attaccati alle proprie origini culturali, all'amata Itaca; essi, certamente, avevano non solo radici sicure ma anche ali possenti per poter volare verso mete lontane. Gli uomini delle diaspore erano sempre uomini flessibili, dotati di tenacia caparbia, uomini tosti capaci di affrontare in positivo il destino amaro dello sradicamento. Montresta ha rappresentato per i greci la realtà tangibile del Nuovo Mondo da ripopolare dopo l'esodo forzato dalla Corsica per la perdita violenta delle proprie case. Questi greci erranti scelsero volontariamente la fuga organizzata per costruire a Montresta nuove case per i propri cari; così facendo arricchirono la propria identità e storia con nuovi apporti culturali, con nuovi legami, affetti, profumi e colori (i boschi e i monti di Montresta ricordano l'Arcadia mitica dove nacque Ermes). Una volta traghettato il breve tratto di mare, che separa la Corsica dalla Sardegna, i greci decisero di radicarsi nella zona intorno alla chiesa di San Cristoforo (il santo traghettatore) per praticare la saggezza delle mani e l'arte dell'ingegno multiforme. La vita è fatta in effetti sempre di svolte che marcano non solo quanto si perde ma anche quanto si guadagna esplorando nuove vie. Proprio così nacque in Sardegna la Montresta dei greci.